Detesto
codesta solitudine,
che
tra il martello mi lascia e l’incudine
di
questa vita mia ora vuota
mentre
qui attorno a me ogni cosa ruota
com’un
vortice in sintonia,
mentre
nella vita mia regna monotonia.
Uscirne
io vorrei, non è per niente facile,
mi
sento in quest’ivi alquanto gracile,
mentr’in
quest’ove io mi vedo sì da solo,
senza
mai riuscir a prender il volo
dopo
codesto colpaccio che non ci voleva
ma
che nonostante tutto mi eleva.
Fors’è
il senso di Tutto Quanto,
mentr’io
tocco ogni cosa con un guanto,
incapace
d’afferrarla, farla mia,
così
come quando sprigionavo io energia,
ma
avanti vado, sempr’avanti,
sperando
ch’i tuoi rancor divengano irrilevanti.
Poesia scritta il 16 dicembre 2014
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