venerdì 14 novembre 2014

Più di chi ode gli uccellini




Io non sento, Tu non senti,
me lo dici con i segni.
Con un gesto per parola
me lo dici con le mani.
Con le labbra, con le mani
Tu mi dici ogni pensiero.

Con un segno per parola,
una parola per pensiero.
Ed a capire riesci a farti
con i segni, con le mani.
Le mie mani io non uso,
fan le labbra travisar...

Chi ci sente non capisce
com’è arduo così “parlar”.
Se non senti non t’inglobi,
poca gente lo sa'l mondo.
Ma la vita è uno scambiar
senza il quale Tu non vivi.

Io vissuto ho tra chi parla
e questa lingua non la so.
M’affascina, quest’è vero,
apprender forse la dovrei.
Con Pazienza dovrei farlo,
Perseveranza, Volontà.

Io non sento, Tu non senti,
me lo dici con i segni.
Con un segno per parola
me lo dici con le mani.
Con le labbra, con le mani
Tu mi dici ogni pensiero.

Quel pensiero pass'a me:
ecco, già capiti noi ci siamo.
Sordi siamo ma sentiamo
più di chi ode i cinguettii.
A volte il fuori percepiamo
più di chi ode gli uccellini.


Poesia scritta il 14 novembre 2014
e dedicata a tutti i non udenti

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