sabato 18 ottobre 2014

Corpicino sull'asfalto





Gatto grigio coricato,
quasi stessi Tu a dormir beato
sul nerissimo asfalto della strada disteso
fuori luogo nelle tenebre color nero come pece.

Nel buio attraversavi,
dell’auto sfreccianti incauto,
un nero sipario tenebroso su di Te calano
due abbaglianti che giungon veloci da lontano.

Tenebre della notte.
Corpicino grigio or inanimato:
il tuo corpo giace sull’asfalto abbandonato.
Buio nero dentro Te, prima così agil e di vita pieno.

Corpicino non più Vivo,
abbandonato di notte sulla strada,
investito da un’auto pirata che sfrecciava
mentr’innocente Tu vivevi la tua selvatica vita.

Corpicino agil e peloso,
che di giorno correvi agil e veloce,
il tuo ultimo salto stanotte hai Tu compiuto
e troppo t’è costato su questa strada senza ritorno.

Corpicino ora inanimato,
dalle gomme delle auto martoriato,
qualcun accosta e sposta i tuoi poveri resti
nell’erba sul bordo della strada tra fior adagiandoli.

Una piccola vita troncata,
per coincidenza fortuita troncata,
una vita di cui va nessuno accorgendosi
nella tua selvatica vita ch’abbandonato hai quaggiù.


Poesia scritta il 18 ottobre 2014
e dedicata a tutti gli sfortunati gatti
"caduti" sulla strada

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