Gatto
grigio coricato,
quasi
stessi Tu a dormir beato
sul
nerissimo asfalto della strada disteso
fuori
luogo nelle tenebre color nero come pece.
Nel
buio attraversavi,
dell’auto
sfreccianti incauto,
un
nero sipario tenebroso su di Te calano
due
abbaglianti che giungon veloci da lontano.
Tenebre
della notte.
Corpicino
grigio or inanimato:
il
tuo corpo giace sull’asfalto abbandonato.
Buio
nero dentro Te, prima così agil e di vita pieno.
Corpicino
non più Vivo,
abbandonato
di notte sulla strada,
investito
da un’auto pirata che sfrecciava
mentr’innocente
Tu vivevi la tua selvatica vita.
Corpicino
agil e peloso,
che
di giorno correvi agil e veloce,
il
tuo ultimo salto stanotte hai Tu compiuto
e
troppo t’è costato su questa strada senza ritorno.
Corpicino
ora inanimato,
dalle
gomme delle auto martoriato,
qualcun
accosta e sposta i tuoi poveri resti
nell’erba
sul bordo della strada tra fior adagiandoli.
Una
piccola vita troncata,
per
coincidenza fortuita troncata,
una
vita di cui va nessuno accorgendosi
nella
tua selvatica vita ch’abbandonato hai quaggiù.
Poesia scritta il 18 ottobre 2014
e dedicata a tutti gli sfortunati gatti
"caduti" sulla strada
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