Uno
sguardo fugace innanzi a Te passando,
sedevo
cenando e andavo frattant’osservando
il
graziosissimo portamento ch’andavi mostrando.
A
Te m’avvicino, un orsetto vo acquistando
ma,
da Te incantato, non vo attenzion prestando
quando
mi chiedi s’una borsina vada io desiderando.
Ti
guardo, Tu ripeti e dico sì, quasi già fossimo all’altar!!!
L’orso
pago, la borsina vai porgendomi e mi saluti con un ciao:
quasi
quasi son contento Tu non mi abbia detto arrivederci!
Ti
sorrido dolcemente e m’allontano,
appena
fuori ch’ho lasciato poi m’accorgo
dentro
l’area di servizio quell’Istante!
Quel
momento ripercorro con la mente,
giorni
e giorni a ripercorrere l’Istante,
a
pensar alla Beltà tua disarmante.
Passa
il tempo, passano i giorni ma non ti rivedo,
vanamente
torno spesso e non ti trovo,
il
mio biglietto vo lasciando,
sperando...
Poesia scritta l'11 ottobre 2014
Nessun commento:
Posta un commento